martedì 10 dicembre 2013

Natale in Finlandia

Il Natale è sentito e festeggiato in tutto il mondo, ma sono molti tuttavia a concordare che forse il Paese che più lo rappresenta sia la Finlandia. Non fosse in particolare per il personaggio di Babbo Natale (Joulipukki), originario appunto dei territori nevosi della Finlandia.



Un significato che va ben oltre le radici religiose cristiane. Infatti, ancor prima del cristianesimo, il popolo finlandese celebrava la Festa della Luce, un avvenimento tutto pagano,  caratterizzato dai festeggiamenti per la fine dell'oscurità invernale prima dell'avvento della luce. L'associazione con il Natale divenne nel tempo ovvia, visto il significato di luce divina arrivato con la nascita di Gesù.

I finlandesi si preparano al Natale nel periodo del primo Avvento. Le case vengono pulite e riordinate per far posto alle decorazioni natalizie. in genere composte da materiali ecologici come la lana, la paglia o il truciolo di legno. Quest'ultimo , viene usato spesso anche nella preparazione casalinga di oggetti da regalare alla vigilia di Natale.


Durante tutto il periodo, l'usanza è quella di passare lunghe ore nelle cucine alla preparazioni dei dolci natalizi. Villaggi e città si riempiono di venditori, anche improvvisati, di veri alberi di Natale pronti per essere decorati nelle case finlandesi alla vigilia di Natale. La decorazione degli alberi di Natale avviene, infatti, la notte della Vigilia e comprendono frutta, canditi, cartoncini e bandierine di carta, oltre a piccole candeline usate per illuminare l'albero (sotto stretta supervisione adulta).





La tradizione più sentita è anche quella di decorare i giardini di casa (o anche alcuni davanzali delle case di città) con delle vaschette  composte da grano, nocciole e semini, per dar da mangiare agli uccellini: fino a quando gli uccellini non hanno mangiato la cena loro in offerta, le famiglie, e  in particolare quelle di campagna, non iniziano a mangiare la propria cena di Natale.


Un'altra specialità finlandese è quella di precedere i festeggiamenti natalizi con una bella sauna di Natale (la joulusauna). Dopo di che, puliti e vestiti a festa i finlandesi si preparano alla cena di Natale, che in genere viene servita nel tardo pomeriggio (dalle 17.00 alle 19.00).



Grazie a numerose incisioni e reperti archeologici, sappiamo che l’acqua è sempre stata simbolo di fecondità e purificazione natia.
Meglio se calda ed accompagnata dal vapore.
La sauna vera e propria, come siamo soliti intenderla oggidì, è nata in terra Finlandese, dove già attorno all’anno 1000 veniva utilizzata quotidianamente; nonostante ciò, sono in molti a credere che le sue origini siano ben più antiche e forse proveniente da diverse parti del globo.
Come quasi tutti sappiamo, la sauna si svolge all’interno di box e piccole strutture in legno, dove i bruciatori possono portare la temperatura media tra gli 80 ed i 100° C.
Una caratteristica dell’aria calda che si viene a creare nel box, è sicuramente la ‘secchezza’: ciò è dovuto al legno, prevalentemente abete rosso o pioppo, materiali notoriamente poco umidi e che favoriscono appunto attività come la sauna.
Guardando dal punto di vista del nostro corpo, notiamo che all’elevata temperatura il corpo reagisce dilatando i pori che si trovano sull’epidermide e la nostra sudorazione tende ad aumentare sempre più per favorire la normale dispersione di calore verso l’esterno.
Gli effetti benefici della sauna sull’organismo sono ampiamente comprovati: lo sbalzo di temperatura migliora sicuramente il sistema circolatorio centrale e periferico, in quanto il calore permette la dilatazione dei vasi sanguigni, e la rapidità dell’aumento delle pulsazioni cardiache favorisce una pulizia profonda della pelle.
Le tossine se ne vanno attraverso i pori, e ciò comporta anche una notevole riduzione dello stress; inoltre, l’aumento della temperatura corporea ha effetti lungimiranti sulla muscolatura che tende a rilassarsi e diminuire la sua tensione di base.
La sauna viene però anche usata per combattere dolori ed effetti di tipo psico-terapeutico quali ansia, depressione e forti dolori.
A contrario di ciò che è a tutti gli effetti un luogo comune, questa non ha effetti sul dimagrimento, bensì aumenta la circolazione sanguigna e grazie allo smaltimento di tossine può favorire in maniera tuttavia indiretta, la riduzione dell’adiposità nelle zone ove prolifera la cellulite.
Nel caso di patologie cardiache, la sauna è vivamente sconsigliata.
La gastronomia natalizia finlandese è molto particolare. I dolci di Natale si distinguono tra i vari joulutorttu (ottime paste a forma di stelle di Natale guarnite con della marmellata di prugna) e i Piparkakku (che non si allontanano dalle tradizioni regionali italiane per i biscotti dalla forma di fiori, mezzelune e stelle, o come spesso accade, a forma di porcellini e folletti). Un'altra abitudine gastronomica finlandese è quella di servire la mattina della vigilia di Natale la pappa con il riso (una sorta di porridge) a cui spesso si aggiunge dello zucchero o della cannella e dentro la quale si nasconde una mandorla (una sorta di porta fortuna per chi la trova nel proprio piatto).

Joulutorttu
Piparkakku


Il pasto viene completato con alcune bevande natalizie tipiche come lo glögg, una sorta di vin brulè fatto con mandorle, uva sultanina e cannella, oppure della birra, che viene in genere preparata in casa. Lacucina natalizia si arricchisce anche di vari sformati, tra cui si citano gli ottimi sformati di fegato e orzo, di carote e riso e lo sformato dal forte sapore di aringa.
Il giorno di Natale i finlandesi si cimentano alla degustazione dell'ottimo prosciutto cotto cucinato lentamente a fuoco basso  chiamato joulukinkku o del merluzzo bollito servito con vegetali e una crema in salsa. Questo è un merluzzo speciale, conservato per una settimana in una soluzione particolare; provatelo perchè rimate stupiti dalla bontà di questo piatto.
glögg
joulukinkku







Come è da tradizione, il Babbo Natale finlandese (Joulipukki) fa visita ai bambini alla vigilia di Natale, portando con se i regali e augurando il buon Natale. I Joulipukki sono spesso studenti, giovani del quartiere o amici di famiglia vestiti da Babbo Natale.


In Finlandia il Natale viene proprio inaugurato! Infatti, a parte il discorso istituzionale che si tiene ogni anno e che viene mandato in onda nelle televisioni nazionali, è il Babbo Natale che inaugura l'Avvento del Natale! Ogni anno il simpatico nonnino fa la sua entrata ufficiale nella capitale Helsinki accompagnato da moglie, folletti e renne; sfila per le strade della città, accendendone luci e ghirlande e augurando il Buon Natale in finlandese (HYVÄÄ JOULUA). Solo da questo momento si può dare via ai festeggiamenti.


Per coloro che vogliono trovare le tradizioni del Natale più tipiche della Finlandia, consigliamo una visita alla città di Turku, antica capitale finlandese e casa madre del Natale. Durante il periodo natalizio la città si riempie di magia e di suggestiva atmosfera. Il fiume Aura e la bellezza medievale della città vengono inebriate dei mille colori natalizi, mentre la piazza centrale si prepara per la secolare Dichiarazione Natalizia di Pace finlandese. Assolutamente un evento da non perdere.



L'atmosfera dei festeggiamenti natalizi della Finlandia è ricca di luci e colori in ogni angolo del Paese. Le grandi città si organizzano con numerosi eventi, mercatini di Natale, recite di Natale, cori natalizi con le voci angeliche dei bambini. 









lunedì 25 marzo 2013

l'inverno in Finlandia

L’inverno in Finlandia è la stagione che caratterizza di più il Paese di Babbo Natale.
Lunghe giornate al buio, temperature sotto lo zero, tanta neve e il mar Baltico
che per diversi mesi si ghiaccia.



Per chi lavora in ufficio questo vuol dire praticamente non vedere mai la luce del sole se non nel fine settimana. In alcune zone a Nord della Lapponia il sole non sorge per molti mesi e alcune città sono completamente al buio per quasi tutta la stagione invernale. Ad Helsinki, vuoi per le giornate che si accorciano vuoi per il tempo che è spesso nuvoloso, ci sono in media 20 ore di luce in tutto il mese di Dicembre.



La temperatura è proibitiva. Per quasi tutto l’inverno la colonnina di mercurio segna temperature sotto lo zero. Non è raro passeggiare a -20 gradi. In tutte le città finlandesi il servizio del trasporto pubblico è comunque sempre garantito ed efficiente. In alcune zone a Nord però anche i Finlandesi devono arrendersi, poiché si segnalano spesso temperature inferiori ai -30, -35 gradi.



L’arrivo dell’inverno si vede anche dall’umore della popolazione: durante questa stagione la gente si trasforma. I Finlandesi soffrono molto per la mancanza di luce e, dopo le bellissime giornate d’estate dove tutti sono allegri, si fa fatica ad adattarsi alle brevi, buie e fredde giornate invernali. E l’inizio dell’inverno è la parte più dura, proprio per la consapevolezza di essere solo all’inizio di un’altra lunga fredda stagione. Negli ultimi anni è diventato un oggetto di moda nelle case finlandesi una speciale lampada da accendere la mattina che simula la luce del sole e aumenta anche il consumo di vitamina D. La vitamina D, che normalmente assorbiamo tramite l’esposizione ai raggi del sole, durante l’inverno viene spesso consumata dai finlandesi tramite apposite vitamine in pastiglia.


Alcune accortezze per chi viaggia in auto. A norma di legge entro il Primo dicembre bisogna cambiare i pneumatici e montare gomme da neve. A seconda delle condizioni atmosferiche però le autorità possono suggerire di compiere il cambio già a novembre o persino ad ottobre. In Finlandia non si usano le catene ma speciali gomme chiodate o gomme termiche (solo al Sud). Le gomme chiodate non possono essere usate prima del Primo novembre e oltre il 31 marzo, a meno di disposizioni speciali. Da notare come i limiti di velocità durante l’inverno cambino e sull’autostrada si passa da 120 a 100 km/h. Per evitare che i liquidi all’interno della macchina si ghiaccino, per chi parcheggia all’aperto sono disponibili delle prese elettriche da collegare alla vettura per mantenerla calda durante la notte e sciogliere la neve sui vetri.





Il mar Baltico e i laghi presenti all’interno della Finlandia si ghiacciano. Per mantenere attivo il trasporto marittimo le navi rompighiaccio (famose la Urho e la Sampo, sono ormeggiate a Helsinki durante le altre stagioni) spaccano il ghiaccio mantenendo attive le rotte marittime che collegano la Finlandia all’Estonia, alla Svezia, alla Germania e alla Russia.




Il mare ghiacciato è uno spettacolo unico: è possibile infatti passeggiare dalla terra ferma fino alle isole più vicine. Negli inverni più rigidi si può camminare anche per diversi chilometri di distanza dalla costa. I Finlandesi ne approfittano per lunghe gite indossando gli sci da fondo o i pattini. Per i più temerari è possibile fare dei buchi e tuffarsi con l’acqua che segna temperature attorno lo zero o addirittura pescare!

(Tratto da www.guidafinlandia.it )

lunedì 25 febbraio 2013

Rovaniemi: la città delle otto stagioni



Gli antichi abitanti della Lapponia e i Sami non si sono accontentati di quattro stagioni ma hanno diviso l’anno in otto periodi: primo inverno, inverno, tardo inverno, primavera, estate, tarda estate e autunno. Le quattro stagioni principali sono state completate da quattro stagioni intermedie. Le caldi notti di agosto al chiaro di luna fanno parte dell’estate ma in questo stesso mese qualcosa preannuncia la limpidezza e la malinconica luce dell’autunno. Basta solo qualche notte di gelo e la tarda estate diventa presto autunno. Quando le foglie cadono a terra e le rive del lago sono avvolte dalla foschia notturna e da un sottile strato di ghiaccio, è già autunno inoltrato ma non ancora primo inverno.

L’anno comincia con un gelido inverno. Le feste di fine anno sono finite, è buio, fa freddo e c’è silenzio fino a quando tra marzo e aprile, subito dopo il martedì grasso, comincia la primavera delle croste di neve. La luce aumenta considerevolmente sebbene le notti siano ancora buie e fredde. Ma con la luce, anche la natura comincia a svegliarsi: se nel periodo primaverile del disgelo la terra è ancora coperta di neve, cominciano a vedersi le prime zolle di terra nuda dove nascono le prime piante e dove partoriscono le renne. Le prime mosche della pietra si aggirano tra le croste di neve sulle rive.

Quando il sole non tramonta più, comincia l’estate verde chiaro, ossia il periodo del sole di mezzanotte. Tutta la natura vive immersa in un’estasi incessante che dura 24 ore al giorno. Ma già con la fioritura dell’epilobio ha inizio il periodo del raccolto e le giornate si accorciano. A ciò fa seguito lo sfoggio dei colori dell’autunno, che ricorda che presto tutta la natura sarà coperta dal ghiaccio e dalla neve. Quindi arriva la prima neve che però si scioglie già con il prima clima temperato. Dopo questa neve, le fredde temperature che seguono, ghiacciano la terra.

Il ciclo dell’anno si chiude con l’ultima stagione, il periodo buio di dicembre, ossia un lungo e continuo periodo di oscurità. Il buio finisce nel periodo di punta dell’anno, il Natale, momento in cui si celebra la nascita del nuovo, la luce e ci si lascia il vecchio alle spalle.

La suddivisione dell’anno in otto stagioni ha le sue buone ragioni. Si guardava ai segni del tempo per sapere che cosa bisognasse fare e quando. Lo stile di vita nordico diede vita al carattere e alla mentalità del nord che imitavano la vita propria della natura. La natura è sempre in uno stato mutevole, presente nelle stagioni che si alternano incessantemente. Similmente, l’uomo si trova in uno stato intermedio, sempre in un viaggio perpetuo da qualche parte. L’uomo vive orientato verso il domani.

Le strutture e le istituzioni sociali cambiano ma la mentalità creata dalla natura si mantiene quasi inalterata attraverso le generazioni. Anche le otto stagioni si sono conservate. Guidano ancora in molti modi le nostre azioni, le nostre sensazioni, i nostri pensieri. Le otto stagioni danno il ritmo anche a queste pagine in rete. Le foto e i colori delle pagine cambiano insieme alle stagioni.


IL GELIDO INVERNO


16.1 – 28.2

Il ciclo delle otto stagioni comincia dal gelido inverno. Le feste di fine anno sono seguite da calme e gelide giornate, e l’aurora boreale illumina i giorni bui danzando nel cielo. Il buio inverno è l’occasione per trascorrere insieme del tempo attivamente. Le difficili circostanze hanno insegnato alla gente a unirsi, superare insieme le difficoltà, cercare calore e aiuto nella forza del gruppo. Anzi si può persino dire che più avverse sono le condizioni atmosferiche e più sicuramente si riempiono le piazze e le casette di legno – sia che si tratti di un evento sportivo, un ritrovo di appassionati o una rappresentazione al teatro invernale.


LA PRIMAVERA DELLE CROSTE DI NEVE


1.3 – 14.4

Dai primi di marzo a metà aprile, di giorno c’è molta luce mentre la notte è ancora buia e fredda. Durante questo periodo dell’anno, le persone camminano sul fiume ghiacciato e sulle croste di neve delle foreste. Vanno a sciare, a passeggio, a pesca e perfino a giocare a golf. E tutto ciò avviene come d’impulso, quando cominciano le prime fredde giornate primaverili. Se durante la stagione buia, ci si riuniva all’interno, ora tutti si incontrano fuori. E a frotte. L’aumento repentino del numero di persone può addirittura sconvolgere gli estranei, che potrebbero chiedersi dove fosse nascosta questa fiumana di gente durante l’inverno.


IL DISGELO PRIMAVERILE


15.4 – 15.5

Con l’aumentare della luce anche la natura si sveglia (verso un nuovo periodo di crescita). Il periodo tra aprile e maggio è un tempo di rinnovamento. La terra è ancora coperta di neve ma cominciano a vedersi le prime zolle di terra nuda dove nascono le prime piante e dove partoriscono le renne. Il disgelo primaverile spinge in acqua le prime barche e l’arrivo delle prime mosche della pietra mette i pescatori in movimento. Nel rispetto di una tradizione peschereccia millenaria, ancora oggi l’interesse della gente è rivolto ai fiumi Kemijoki e Ounasjoki e ai movimenti dell’acqua, e al momento del disgelo, si organizzano ogni anno delle scommesse. La corrente non è più come una volta una fonte di sostentamento per coloro che vivono sulla riva del fiume, tuttavia viviamo ancora secondo i suoi ritmi.


IL SOLE DI MEZZANOTTE


15.4 – 15.5

Con l’aumentare della luce anche la natura si sveglia (verso un nuovo periodo di crescita). Il periodo tra aprile e maggio è un tempo di rinnovamento. La terra è ancora coperta di neve ma cominciano a vedersi le prime zolle di terra nuda dove nascono le prime piante e dove partoriscono le renne. Il disgelo primaverile spinge in acqua le prime barche e l’arrivo delle prime mosche della pietra mette i pescatori in movimento. Nel rispetto di una tradizione peschereccia millenaria, ancora oggi l’interesse della gente è rivolto ai fiumi Kemijoki e Ounasjoki e ai movimenti dell’acqua, e al momento del disgelo, si organizzano ogni anno delle scommesse. La corrente non è più come una volta una fonte di sostentamento per coloro che vivono sulla riva del fiume, tuttavia viviamo ancora secondo i suoi ritmi.


IL RACCOLTO

16.7 – 9.9

La fioritura dell’epilobio dà inizio al periodo del raccolto. Le bacche maturano e la gente si reca nelle paludi e nelle foreste alla ricerca di bacche e more di palude. Le luminose giornate estive si accorciano e le sere cominciano a farsi buie.

Si caccia, si pesca, si raccolgono le bacche. Si conservano bacche, carne e pesce per il fabbisogno invernale.


I COLORI DELL'AUTUNNO


10.9 – 14.10

Le passeggiate nella natura continuano anche durante il periodo del raccolto e l’autunno. Lo sfoggio dei colori autunnali è l’ultimo spettacolo della natura prima dell’arrivo dell’inverno. Si apre la caccia e gli appassionati di natura vengono ad ammirare lo spettacolo di colori e a respirare la fresca aria autunnale del nord. Durante l’autunno, sia la natura sia le persone si preparano all’inverno. Nonostante i colori della natura ardano per poi sbiadirsi, il ritmo della città accelera.


LA PRIMA NEVE


15.10 – 15.11

Dopo l’esplosione di colori dell’autunno, arriva la prima neve che però si scioglie già con il prima clima temperato. Dopo questa neve, le fredde temperature che seguono, ghiacciano la terra. Durante il periodo della prima neve, i giorni si accorciano considerevolmente e i teatri e le sale da concerto si riempiono. I nuovi studenti si adeguano al ritmo della città e nelle aziende ci si prepara ai lavori del periodo natalizio. Si prende fiato per il lungo inverno.


LA NOTTE POLARE DEL NATALE

15.10 – 15.11

Dopo l’esplosione di colori dell’autunno, arriva la prima neve che però si scioglie già con il prima clima temperato. Dopo questa neve, le fredde temperature che seguono, ghiacciano la terra. Durante il periodo della prima neve, i giorni si accorciano considerevolmente e i teatri e le sale da concerto si riempiono. I nuovi studenti si adeguano al ritmo della città e nelle aziende ci si prepara ai lavori del periodo natalizio. Si prende fiato per il lungo inverno.




mercoledì 26 dicembre 2012

Il Natale in Lapponia

Il periodo più bello dell'anno credo sia proprio il Natale 
ed immaginiamoci in Lapponia, a casa di Babbo Natale...

  
Nonostante il Natale arrivi una volta l'anno a Rovaniemi in Finlandia si può vivere la sua magia sempre. Rovaniemi in Lapponia è la città in cui vive Babbo Natale. Lo si può incontrare tutti i giorni dell’anno
proprio al Circolo Polare Artico dove si trova il suo ufficio.



Storia

Circa cento anni fa con un viaggiatore di passaggio si cominciò a diffondere nel mondo la notizia dell'esistenza di Korvatunturi e dei suoi abitanti. Babbo Natale voleva proteggere la pace del suo nascondiglio e trovò un modo geniale che permise a tutti i suoi amici di venirlo a trovare. Cinquant'anni fa Babbo Natale cominciò a visitare regolarmente il Circolo Polare Artico, nelle vicinanze della città di Rovaniemi.

Centro del Natale della Lapponia, il Villaggio di Babbo Natale al Circolo Polare Artico è diventato, agli inizi dell'ultimo decennio, l'attrazione natalizia più visitata dei Paesi Nordici. Grazie a tale successo, il numero di visitatori è raddoppiato. In particolare, il numero di visitatori internazionali è addirittura quadruplicato in pochi anni raggiungendo la cifra di mezzo milione.
La capanna di Roosevelt ossia la capanna del Circolo Polare Artico 
è una esposizione sulla storia del turismo al Circolo Polare Artico.

Nel dopoguerra, Rovaniemi e la Lapponia sono state le prime a ricevere gli aiuti dell'UNRRA, l'organizzazione umanitaria precorritrice dell'Unicef. La nascita della capanna nel Circolo polare Artico e dei servizi turistici è anche legata agli aiuti dell'Unicef. Eleanor Roosevelt, conosciuta come l'”anima” dell'UNRRA, fece una visita di sorpresa a Rovaniemi nel 1950. Come parte della cerimonia di accoglienza, venne costruita la capanna del Circolo Polare Artico in un paio di settimane.

Quando la moglie del presidente degli Stati Uniti, famosa per il suo impegno umanitario, si recò di sorpresa a Rovaniemi nel 1950 per constatare la ricostruzione postbellica della Lapponia e di Rovaniemi, Uuno Hannula, il prefetto di allora, si pose il problema di quale programma organizzare per l'evento. Hannula fu aiutato dal sindaco Lauri Kaijalainen, che con la collaborazione del suo personale, ottenne in regalo dal professore Eemeli Karinen un pezzo di terreno sulla strada statale n. 4 in direzione nord, al fine di costruirci una capanna per gli ospiti. Fu deciso quindi di organizzare qui, al nord del Circolo Polare Artico, la cerimonia di ricevimento.

L'idea nacque dal fatto che una ventina d'anni prima il colonnello Oiva J. Willamo aveva fatto erigere un palo nella stessa zona dove i turisti potevano sostare e fare delle fotografie. Il luogo preciso del palo distrutto durante la guerra e della nuova capanna non fu determinato sulla base di accurate misurazioni scientifiche. Il primo fu innalzato dove il Circolo Polare Artico settentrionale tagliava approssimativamente la strada summenzionata, mentre la seconda nel terreno ricevuto, sebbene successivamente i calcoli dimostrarono che si trovasse 108 metri troppo a sud.

La capanna del Circolo Polare Artico, per la cui costruzione restava solo una settimana, fu progettata in tutta fretta in una sola notte dall'architetto Ferdinand Salokangas e realizzata dal personale esperto nella costruzione di baracche di legno del consulente forestale Jarl Sundquist, direttamente dai tronchi in fluitazione prelevati dal fiume Ounasjoki. Secondo le istruzioni, se ne utilizzarono così tanti che ”nella baracca c'era posto per un grande pullman pieno di gente”. Non rimaneva più molto tempo: i primi tronchi furono prelevati dal fiume il sabato e il sabato successivo, quando l'aereo della signora Roosevelt atterrò all'aeroporto, fu montata la porta esterna della capanna.

Domenica 11 maggio 1950 finalmente la capanna era pronta ad accogliere l'importante ospite. Alla cerimonia di ricevimento presero parte molti abitanti di Rovaniemi, che in seguito si abituarono ai molti ospiti di rilievo venuti da lontano. L'evento fu molto importante per il turismo della zona, in quanto si era così creata la prima attrazione principale che attirò sul posto sempre più visitatori che facevano una sosta per gustare un caffè, acquistare dei souvenir e inviare gli immancabili saluti a casa con le cartoline recanti il timbro speciale del Circolo Polare Artico. La capanna, aperta nei mesi estivi, ha collezionato nel registro degli ospiti migliaia di visitatori ogni anno. Fu ingrandita per la prima volta nel 1956.

Il Consiglio del turismo comunale fondato nel 1948 si fece carico della manutenzione e dello sviluppo della capanna del Circolo Polare Artico. L'attività turistica si regolarizzò e la congestione in alta stagione cominciò a diventare insopportabile; allo stesso tempo non fu più possibile garantire le condizioni igieniche sia per il personale che per i visitatori. Grazie all'iniziativa del Consiglio del turismo, all'inizio degli anni '60 fecero la loro comparsa al Circolo Polare Artico le renne con i loro allevatori, che conferirono una benvenuta nota di colore in più all'attraversamento di quel ”magico confine”.

Esattamente quindici anni dopo la prima cerimonia, all'inizio del giugno 1965 si inaugurò una nuova capanna progettata dall'architetto Lempi Purdy e, grazie a migliori dimensioni e attrezzature, fu in grado di accogliere meglio i sempre più numerosi ospiti. Il numero di turisti previsto alla cerimonia di inaugurazione del tetto della nuova capanna raddoppiò agli inizi degli anni '70. Si registrarono così circa 90.000 turisti l'anno in visita alla capanna del Circolo Polare Artico durante la loro vacanza in Lapponia. Molti gruppi parteciparono all'indimenticabile cerimonia di attraversamento del Circolo Polare Artico.

In particolare vanno menzionati i numerosi capi di stato e le altre personalità di rilievo, che hanno fatto visita al Circolo Polare Artico scoprendo i costumi della Lapponia. Tra queste persone, si possono annoverare il segretario generale del Partito comunista dell'Unione Sovietica Leonid Breshnev, il presidente della Jugoslavia Josip Broz Tito, il presidente degli Stati Uniti Lyndon B. Johnson, il presidente della Polonia Edward Ochab, il principe ereditario di Svezia Carl Gustav, lo scià di Persia, il presidente del Senegal Sengor, il primo ministro Golda Meir, il primo ministro Aldo Moro, il ministro degli esteri Maurice Schuman, il primo ministro Lubomir Strougal, il presidente della Finlandia Urho Kekkonen e molti ministri che hanno visitato la capanna diverse volte.

La capanna del Circolo Polare Artico è un punto di servizi turistici a Rovaniemi che è diventato un centro turistico internazionale di primo piano. Attira ogni anno sempre più ospiti a cui si cerca di offrire servizi sempre migliori. Nel corso degli anni, nella zona della capanna sono sorti ulteriori punti di interesse per i turisti.

(Fonte: Napapiirin maja Rovaniemi 1950-1975. A cura del Consiglio del turismo del comune di Rovaniemi. Rautakirja Oy. Anno di pubblicazione non disponibile).
Il Villaggio di Babbo Natale



Veduta aerea del villaggio al Circolo polare artico


Studio di Babbo Natale

Il Villaggio di Babbo Natale è un luogo di incontro straordinario dove egli riceve centinaia di migliaia di amici venuti da tutto il mondo tutti i giorni dell'anno. Un luogo dove le favole diventano realtà.



Ufficio postale di Babbo Natale

Babbo Natale scrive una lettera





   Ufficio postale di Babbo Natale

Benvenuti nel coloratissimo e particolare mondo del Natale: un mondo di meravigliose cartoline, francobolli e regali unici. Sedetevi nella stanza del camino e scrivete un messaggio agli amici in tutto il mondo. Ci penseranno gli allegri elfi postali a inviarli per voi sia a Natale che in piena estate.
Potete fare felici i vostri parenti ordinando una lettera di Babbo Natale che egli stesso spedirà prima di Natale. Tutte le lettere e le cartoline vengono timbrate a mano con il timbro speciale dell'ufficio postale di Babbo Natale.
PS: segreto della cassetta della posta rossa: a Natale gli elfi spediscono tutte le lettere e le cartoline che sono state imbucate lì.

Potete spedire le vostre lettere a Babbo Natale al seguente indirizzo: Joulupukki, Joulupukin Pääposti, FI-96930 Napapiiri, Finlandia.


Babbo Natale riceve migliaia e migliaia di letterine da tutto il mondo e all’ufficio postale viene tutto diviso e archiviato dagli aiutanti, gli elfi.





Babbo Natale e gli elfi

Mamma Natale e gli elfi



Ora è pronto per organizzare il suo giro in slitta….
Lista dei buoni e dei cattivi


E’ pronto per la partenza…grazie all'aiuto delle renne